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Il Polittico di G.B. Cima da Conegliano - Breve storia del Polittico - di Doriana Calluso

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Il Polittico di G.B. Cima da Conegliano
Breve storia del Polittico - di Doriana Calluso
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Breve storia del Polittico

di Doriana Calluso

Il Polittico di Cima da Conegliano deve la sua presenza in Miglionico all'eccellentissimo Don Marcantonio Mazzone parroco oltre che letterato e musicista affermato di questo paese, il quale, secondo una tradizione locale, lo acquistò a Lipsia nel 1598 per collocarlo nella sua parrocchia.

Il Polittico è formato da diciotto tavole disposte in quattro ordini. Al centro troviamo la "Madonna in trono col bambino" sul cui piedistallo compare la scritta "IOANES/BAPTISTA/P/1499"; ai lati, a figura intera, troviamo S. Francesco d’Assisi. S. Girolamo, S. Pietro e Sant' Antonio da Padova; nell'ordine soprastante, a mezzo busto, S. Chiara, S. Ludovico, S. Bernardino e S. Caterina d'Alessandria; nella cimasa il Cristo Passo tra l'Annunciata e l'Angelo annunciante; infine, nella predella, Santi protomartiri francescani. Manca la tavoletta centrale della predella ove, forse era raffigurata la Natività.

Nel 1782, dopo il suo smembramento, il Polittico fu ricomposto nell'attuale cornice da una nobile famiglia di Miglionico i quali aggiunsero nel pannello in basso a destra, lo stemma di famiglia.

Nel 1907 lo studioso Martin Wackernagel, confrontando il Polittico con la Pala dragan ("madonna dell'Arancio" della Galleria dell'accademia di Venezia, 1496 circa) lo attribuì a Giovan Battista Cima da Conegliano. Lo schema architettonico è lo stesso adoperato nel polittico della chiesa parrocchiale di Olera (BG) (1489) e che sarà riproposto nella chiesa parrocchiale di S. Fior (TV) (1507).

Il fondo dorato del Polittico di Olera viene sostituito da cieli aperti percorsi da cirri piumosi, alle spalle della Madonna e dei Santi a figura intera, troviamo paesaggi di colline che digradano verso l'acqua sulle cui sponde si bagna un borgo con chiesa. Le figure della Vergine e dei Santi appaiono serene e tranquille, in perfetto legame con il paesaggio circostante, sono descritte mediante un disegno dalla geometria semplice e precisa, modulato da una gamma di colori apparentemente freddi ma stesi con finezza di gradazioni e con accostamenti di singolare limpidezza.

Il Polittico, costituito da pannelli di legno di pioppo, è stato più volte sottoposto a restauro: il primo risale al 1928; il successivo al 1962, in occasione dell'esposizione in mostra a Treviso. Nel 1964 i diciotto pannelli sono stati trasportati a Roma presso l'Istituto Centrale di Restauro dove si è provveduto al restauro totale. Nel 1972 si è resa necessaria la disinfestazione antitarlo dell'opera. Nel 1989/90 si è proceduto al restauro della cornice settecentesca. Nel 1997, prima della restituzione alla città di Miglionico si è proceduto al restauro del paliotto e alla revisione della cornice lignea dorata ad opera delle restauratrici della Soprintendenza per i Beni Artistici e storici di Matera.



 

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